Assegnate le medaglie nelle discipline veloci e nelle supercombinate, prendono il via domani (martedì 18 febbraio) le gare tecniche dello sci alpino con il gigante femminile. Stando alle quote di apertura dei bookmakers è sicuramente la gara più difficile da pronosticare. Inizialmente infatti la favorita, Anna Fenninger, era pagata 6 per la vittoria; e altre cinque atlete avevano quota tra il 6,5 e il 9. Le quote rispecchiano l’anomalia di una stagione senza dominatrici (cinque vincitrici diverse in altrettante prove disputate) e il fatto che in questa disciplina non si gareggia dal 28 dicembre. A rendere maggiormente incerto il pronostico le condizioni atmosferiche che, dopo una settimana di sole, tendono al brutto con rischio di nebbia e pioggia; le temperature però resteranno miti. Pertanto la neve sarà molle e le condizioni della pista potrebbero degradarsi velocemente.
Inoltre non mi sembra si sia mai disputata una gara di gigante sulle piste di Sochi in coppa del mondo. Il tracciato dovrebbe consistere in un tratto piuttosto facile con pendio regolare fino a metà gara che avrà come unica asperità le ondulazioni e i dossetti che abbiamo visto anche nel supergigante (che qui verranno però affrontati a velocità più basse). Il tracciato poi si innesterà nell’ultimo tratto della discesa libera, più o meno all’altezza del salto finale. Il salto che abbiamo già visto costituirà presumibilmente il ripido muro del gigante, seguito da un tratto in piano fino all’arrivo. L’impressione è che la gara si deciderà nella seconda parte: chi riuscirà a superare il muro senza errori e porterà fuori grande velocità per il piano otterrà un ottimo risultato. Il tracciato sembra adatto alle doti di scorrevolezza della svizzera Lara Gut, che però quest’anno è stata poco costante, anche se le due volte che è arrivata al traguardo ha sempre centrato il podio. L’atleta che meglio ha sciato in questa stagione è la svedese Jessica Lindell Vikarby, che ha fatto della regolarità di rendimento e della tecnica sopraffina le sue fortune. Entrambe sono date a quota 6 per la vittoria e a 2,25 per il podio. Per un piazzamento vediamo con favore anche la campionessa olimpica in carica, Viktoria Rebensburg, che dopo un periodo tribolato si sta riaffacciando a discreti livelli ed è sembrata in palla nel supergigante olimpico, sebbene non fosse la sua disciplina preferita. Quasi sicuramente dovrà lasciare ad altre campionesse l’oro, ma proverà a lottare fino alla fine. Il podio della tedesca paga 4,5 volte la posta.
Per quanto detto sopra, la gara è molto incerta e si inserisce in un contesto che ha visto molte sorprese nelle gare olimpiche precedenti. Pertanto il suggerimento, come già segnalato nel mio post precedente su Sochi, è di vedere queste giocate come modo per divertirsi assistendo allo spettacolo di uno sport purtroppo considerato “minore”. Stake minimi!
Ricapitolando:
Lara Gut e Jessica Lindell Vikarby: vincenti a 6 e podio a 2,25
Viktoria Rebensburg: podio a 4,5
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